Il ponte tra le Dolomiti e il Messico: intervista a Stefano Perlasca

Mexico strada

Ci sono dei paesi e dei continenti che percepiamo dalla parte opposta del mondo, in cui è difficile trovare un collegamento con l’Italia e con le Dolomiti. Questo potrebbe essere il caso del Messico, se non fosse per il legame tra Davide Pedrolli – founder di Dolomita – e Stefano Perlasca. Grazie alla loro amicizia e collaborazione accorciano le distanze e permettono alle eccellenze italiane di essere presenti anche nei mercati latino americani.

Abbiamo il piacere oggi di intervistare Stefano Perlasca, collaboratore di Dolomita attivo in Messico e America Latina.

Dolomita: Stefano, grazie per essere qui con noi. Partiamo dall’inizio: raccontaci della tua amicizia con Davide Pedrolli e di come siete arrivati a collaborare.

Stefano: Grazie a voi! Io e Davide ci siamo conosciuti all’Università di Trento durante il nostro percorso di studi in Giurisprudenza con indirizzo Europeo e Transnazionale. Condividevamo un forte interesse per il settore alimentare e le eccellenze italiane, che ci ha portati a scrivere entrambi una tesi in Diritto Alimentare. Questo ci ha portati a sviluppare un’amicizia e a lavorare su idee che andavano ben oltre le mura dell’università. 

DavideSte Vinitaly

Dolomita: Raccontaci qualcosa di più sul tuo percorso professionale e su come sei arrivato in Messico.

Stefano: Il mio percorso è stato piuttosto variegato. Dopo l’università a Trento, ho iniziato la carriera come avvocato praticante in Italia, ma sentivo il richiamo dell’estero.
Mi sono trasferito a Bruxelles per un’esperienza nell’ambito europeo, grazie anche a un consiglio di Davide. Successivamente, mi sono spostato a Rotterdam – Paesi Bassi, dove ho lavorato per una startup e ho aperto la mia prima impresa.
È stata poi la volta di Fuerteventura – Spagna, dove ho lavorato da remoto come consulente di marketing digitale e copywriter.
A ottobre 2022, tra un cliente e l’altro, ho deciso di fare un viaggio in Messico, il primo nella terra d’origine di mia nonna, che era messicana. Nonostante le sue storie e la sua influenza culturale, non avevo mai avuto un contatto diretto con questo Paese. Sono partito con uno zaino in spalla e un biglietto di sola andata… ed è stato amore a prima vista.

Dolomita: Parlando di Messico, cos’è che ti ha spinto a fermarti qui?

Stefano: Il Messico è stato una rivelazione. Nell’immaginario collettivo italiano è spesso associato a cliché come spiagge caraibiche, tequila e piatti Tex-Mex. In realtà, è un Paese incredibilmente dinamico, con una popolazione giovane, una grande cultura imprenditoriale e un mercato in piena crescita. Con oltre 130 milioni di abitanti, è la 13ª economia mondiale e una delle destinazioni principali per il fenomeno del “nearshoring“.
Inoltre, la mia esperienza personale è stata arricchita dal contatto con professionisti locali di talento e un tessuto economico vivace. Ho visto una grande opportunità e ho deciso di restare per costruire qualcosa di duraturo qui.

Dolomita: Puoi spiegarci meglio cosa significa “nearshoring” e perché è così rilevante?

Stefano: Certo. Il nearshoring è un fenomeno in cui le aziende trasferiscono la produzione in Paesi vicini al mercato di destinazione, piuttosto che in aree più distanti come l’Asia. Questo accade per motivi geopolitici e per ridurre i tempi e i costi di trasporto. Il Messico, grazie alla sua posizione strategica vicino agli Stati Uniti e al Canada, sta diventando un hub industriale di primo piano.
La stabilità economica relativa, il grande mercato interno e la giovane forza lavoro rendono il Paese un partner ideale per questo tipo di operazioni. Nei prossimi anni, il Messico sarà sempre più al centro dell’attenzione globale.

Dolomita: Hai scelto di ottenere anche la cittadinanza messicana, vero?

Stefano: Sì, è stata una decisione naturale per me. Essere cittadino messicano rappresenta un legame profondo con questa terra e con la mia famiglia. Inoltre, mi permette di operare con maggiore facilità in un contesto che ormai considero una seconda casa.
Mantengo sempre con orgoglio anche la cittadinanza italiana!

Dolomita: Hai parlato di “costruire”. Ci racconti dei tuoi progetti in Messico?

Stefano: Certo. Dopo pochi mesi qui, ho co-fondato Milvio, una società di consulenza che aiuta le imprese europee a entrare nel mercato messicano e latino americano. Il nostro obiettivo è essere un ponte tra culture e mercati, proprio come il nome suggerisce: Milvio, dall’iconico Ponte Milvio a Roma. Aiutiamo i nostri clienti in ogni fase, dalla ricerca di mercato allo sviluppo delle vendite e della distribuzione, fino al marketing e al business development.
Sono diventato poi socio di GreenStar Consuming Goods, un’impresa con cui stiamo portando in Messico e distribuendo eccellenze italiane, come VETZ, un aperitivo italiano naturale, che sta ricevendo un’ottima accoglienza tra i consumatori.
Inoltre, collaboro con Ermete Consulting fondata dall’amico e socio Marco Ustulin: un altro affermato professionista italiano con una vasta esperienza del mercato latino americano e messicano. Con loro abbiamo in catalogo una bella lista di prodotti food&beverage italiani, che distribuiamo nelle principali catene retail e nel settore horeca. Selezioniamo con cura i prodotti da proporre, assicurandoci che rispecchino i gusti del mercato locale e le esigenze dei consumatori.

Dolomita: Qual è il vostro approccio con i produttori italiani?

Stefano: Il nostro approccio è molto trasparente. Non promettiamo risultati irrealistici, ma offriamo una conoscenza approfondita del mercato locale e delle sue dinamiche. Lavoriamo solo con prodotti in cui crediamo e questo ci permette di costruire relazioni solide e durature con i produttori. La fiducia è al centro di tutto.

Dolomita: Ritorni spesso in Europa?

Stefano: Sì, viaggio regolarmente in Europa, soprattutto per partecipare a fiere come Cibus, TuttoFood o Vinitaly. Questi eventi sono fondamentali per mantenere vivi i rapporti con i produttori e per scoprire nuove tendenze. Sono anche gradite occasioni per incontrare Davide e discutere dei nostri progetti futuri.

Dolomita: Hai anche fondato una comunità a Città del Messico, “Doing Business in Mexico”. Di cosa si tratta?

Stefano: “Doing Business in Mexico” è nato per connettere imprenditori, professionisti e digital-nomad interessati al mercato messicano. Organizziamo eventi mensili con panel di esperti su vari temi legati al business, offrendo uno spazio per condividere idee e creare sinergie. Da inizio 2023, quando abbiamo organizzato il nostro primo evento con 20 persone in una taqueria (ndr: tipico ristorante messicano di tacos) è diventata una piattaforma dinamica, con oltre 1.500 membri attivi e che cresce anche grazie al supporto di sponsor di livello internazionale. Inoltre, utilizziamo questi eventi anche come piattaforma per testare e promuovere i prodotti italiani che distribuiamo.

Dolomita: Per concludere, qual è la tua visione per il futuro?

Stefano: Credo fermamente nelle relazioni e nello scambio tra culture, prodotti e tradizioni. Questo è stato il motore che mi ha portato qui e che ha rafforzato la mia amicizia e collaborazione con Davide.
Dolomita rappresenta un progetto ambizioso e unico, che racconta nel mondo le storie e le eccellenze che rendono l’Italia speciale.
Sono orgoglioso di contribuire a questa missione qui in Messico e in America Latina, costruendo ponti che arricchiscono entrambe le sponde.

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